domenica 4 dicembre 2011

Teocrito, le Talisie e la dichiarazione di poetica (5CL)

http://www.youtube.com/watch?v=uixFi4Tq8b4
Ed ecco il video promesso sulla rivisitazione delle Talisie di Teocrito. Uno sguardo lo merita, decisamente. Riporto qui i passi interessati

"Simìchida, dove te ne vai
a mezzogiorno, quando tra le spine

dorme anche la lucertola e le allodole
tra le tombe non fanno pazzi voli?
A un pranzo senza invito vai con fretta
o corri al torchio di uno di città?
Così ai tuoi piedi, mentre ti precipiti
canta ogni pietra urtando nei calzari".
"Lìcida caro, fu la mia risposta,
tu suoni in modo eccelso tra i pastori
e i mietitori e questo è un gran conforto
al nostro cuore. Ho in capo la speranza
d'una gara con te. Questa è la strada
per le Talisie; apprestano un banchetto
i compagni a Demetra dal bel peplo
offrendo le primizie del benessere.
La dea colmò per loro d'orzo l'aia
con fiorente misura d'abbondanza.
Ma via, cantiamo i canti pastorali;
una è la strada ed una è la giornata,
forse sarà un vantaggio per entrambi.
Dalle Muse ebbi anch'io voce canora
e un ottimo cantore sono detto
da tutti anch'io. Ma non vi presto fede
non io, per Zeus, non vinco a mio giudizio
né l'ottimo Sicèlida di Samo
né Filita nel canto, ma gareggio
come una rana tra le cavallette".
Così dicevo ad arte e mi rispose
il capraio ridendo soavemente:
"Certo ti faccio dono del bastone;
poiché tu sei un germoglio, a dire il vero,
modellato da Zeus. Quanto detesto
l'architetto che vuole costruire
una casa di altezza equivalente
alla cima del monte Oromedonte
e detesto gli uccelli delle Muse,
quelli che, mentre fanno in direzione
dell'aedo di Chio chicchirichì ,
si affaticano senza risultato