lunedì 30 maggio 2011

Altre Foto



Io purtroppo nn conoesco i nomi precisi delle persone che ho fotografato, se qualcuno volesse avvertirle sarebbe gentile. Basta cliccare sulla foto per ingrandirla e successivamente scaricarla:

domenica 29 maggio 2011

One little, two little, three little indians!

One little, two little, three little Indians
Four little, five little, six little Indians
Seven little, eight little, nine little Indians
Ten little Indian boys.
Ten little, nine little, eight little Indians
Seven little, six little, five little Indians
Four little, three little, two little Indians
One little Indian boy.
 

sabato 28 maggio 2011

Prime Foto

 Primi scatti..... devo cominciare con l'autodifesa? era BUIO!!!

domenica 22 maggio 2011

Traduzione versione 4CL; il carattere si Annibale

Mai una stessa indole fu più adatta ad attività diversissime, obbedire e comandare. Pertanto difficilmente avresti potuto distinguere se fosse più caro al comandante o all’esercito; e Asdrubale non preferiva mettere a capo nessun altro quando si dovesse compiere qualcosa coraggiosamente e strenuamente, né i soldati confidavano o osavano di più sotto un altro comandante. Annibale aveva moltissima audacia per affrontare i pericoli, moltissima saggezza tra i pericoli stessi. Il (suo) corpo non poteva essere stancato né (il suo) animo vinto da nessuna fatica. Aveva la capacità di sopportare in modo uguale il caldo e il freddo; aveva una misura del cibo e delle bevande1 regolata dal desiderio naturale e non dal piacere; le ore del sonno e della veglia non erano (per lui) distinte né dal giorno né dalla notte: ciò che gli avanzava dal compiere le azioni era concesso al riposo; e quello (= il riposo) non era conciliato né da un letto soffice, né dal silenzio; molti spesso lo videro sdraiato per terra, coperto da un mantello militare, tra i corpi di guardia e le stazioni dei soldati. Il (suo) vestito non si distingueva per nulla tra (quelli de)i coetanei: si distinguevano invece le sue armi e i suoi cavalli. Era di gran lunga il primo tra i cavalieri e i fanti; in battaglia era il primo ad entrare, l'ultimo ad allontanarsi a battaglia finita. Grandi difetti eguagliavano queste tanti grandi virtù dell’uomo: crudeltà disumana, perfidia più che cartaginese, nessun rispetto del vero e del sacro2, nessun timore degli dèi, nessun rispetto per il giuramento. 

TESTO INTEGRALE, IVI COMPRESE LE RIGHE NON OBBLIGATORIE

Traduzione versione 3cl: Temistocle convince gli Ateniesi a Trasferirsi a Salamina.

Temistocle, non riuscendo a convincere il popolo con gli argomenti umani, montata una messinscena come (si fa) in una tragedia, presentò loro dei prodigi divini, assumendo come prodigio anzitutto quello del serpente, che pare fosse scomparso in quei giorni dal recinto sacro, e i sacerdoti, trovando intatte le offerte a lui quotidianamente consacrate, (lo) riferirono alla gente, mentre Temistocle dava loro da credere la storia che la dèa (Atena) avesse abbandonato la città guidandoli verso il mare; e una seconda volta convinse il popolo con un responso oracolare, dicendo che le "mura di legno"altro non indicavano che le navi: appunto perciò il dio chiamava Salamina "divina", non "terribile" né "sventurata", perché era destinata a diventare per i Greci sinonimo di grande fortuna. E quand’ebbe avuto la meglio con la (sua) opinione, fece votare un decreto, (che diceva) che la città veniva affidata ad Atena, la patrona degli Ateniesi, e che tutti coloro che erano in età (da combattimento) s’imbarcassero sulle triremi, e ponessero in salvo i bambini, le donne e gli schiavi ciascuno secondo le sue possibilità.

La libertà in un fiore

L'hanno chiama Rivolta dei Gelsomini, quella che ha attraversato la Tunisia tra il 2010 e il 2011, un nome evocativo, stranamente dolce se si pensa alle sofferenze che ha portato.

Intanto, in Cina, dall'altra parte del mondo si scopre che , per la paura sempre crescente del governo centrale che il "virus" della rivolta che sta attraversando il Medio Oriente (Egitto, Libia...) si diffonda anche ad Oriente, si è deciso di mettere al bando..... IL GELSOMINO.
Esatto, il piccolo fiore bianco,aromatico nel tè, simbolo della famosa canzone cinese "addio mio bel gelsomino", è diventato nemico pubblico (ho disperatamente cercato la canzone sul web, niente da fare, se qualcno la trovasse, mi faccia sapere.): E' stato estirpato dai vivai, falciato e lasciato marcire, il suo nome non può essere pronunciato, su Twitter in Cina non si può scrivere più "gelsomino", la voce sui dizionari non esiste più.
La maggior parte dei cinesi non comprende, pensa che la situazione sia causata dall'esplosione di parte della centrale di Fukushima, che avrebbe contaminato i rivoltosi boccioli, altri si sono convinti che si sia scoperta la tossicità del fiore... comunque,non ha più diritto di vita.
Beati noi, fin quando potremo vedere tutti i fiori!

HO TROVATO LA CANZONE PROIBITA (IN CINA, NON QUI, QUINDI C'E'...), ECCOLA!
http://www.youtube.com/watch?v=4mvfE9NVdHU

domenica 15 maggio 2011

Premiazione concorso fotografico

Cari ragazzi,

mi scuso veramente molto per questa prolungata mia latitanza, ma maggio è una sorta di trincea, visto che l'ultima volta si parlava di poesie di guerra.

Ad ogni modo, mi sono gentilmente state mandate alcuni scatti della premiazione del concorso fotografico.
intanto pubblico quello che ho, poi, appena possibile, cercherò di dare spazio qui sul blog alle foto vincitrici.




domenica 1 maggio 2011

Wilfred Owen, DULCE ET DECORUM EST

Ogni anno quando spiego Ungaretti e le sue poesie di guerra, cito i cosiddetti War Poets, poeti di guerra, soldati che combatterono sul fronte francese della prima Guerra Mondiale e che subirono dei gravissimi traumi psicologici a causa delle violenze inaudite a cui assistettero.
Qanto ero al liceo ricordo ci fecero studiare questa poesia, ma non ne trovavo da nessuna parte una traduzione, così alla fine mi sono arresa a farlo da me: vi chiedo dunque scusa, qualora dovessero esserci errori o fraintendimenti, ho fatto del mio meglio, ma la lingua, non è la "mia". Ho cercato di rendere il concetto e l'espressività della parola , piuttosto che offrire una "traduzione di servizio"... insomma il solito vecchio dilemma del traduttore, se tradurre non sia infondo piuttosto "tradire".


DULCE ET DECURUM EST PRO PATRIA MORI (morire per la patria è cosa dolce ed onorevole)

Spezzati in due, come vecchi mendicanti sotto dei sacchi
Con le gambe storte, tossendo come streghe, noi attraverso il fango,
fino al lancio delle bombe illuminanti; allora noi girammo le nostre schiene,
cominciammo ad arrancare in direzione del nostro rifugio.
Uomini marciarono nel sonno. Molti avevano perso i loro scarponi
Ma, calzati del loro sangue, claudicavano.tutti divennero magri, tutti ciechi,
ubriachi di fatica, sordi anche ai fischi dei calibro 5.9,
che  stanchi caddero dietro di noi, ormai fuori portata.
Gas! Gas! Veloci ragazzi! Un’estasi di gesti brancolanti
Mentre, appena in tempo, s’indossavano le maschere antigas.
Ma qualcuno ancora stava gridando ed inciampando,
e dibattendosi come un uomo tra le fiamme, nella calce viva.
Sfocato, attraverso le lenti e la spessa luce verde,
come nel profondo di un verde mare, io lo vidi affogare.
In ogni mio sogno, di fronte al mio sguardo impotente,
Lui cade venendo nella mia direzione, gorgogliando, soffocando, sprofondando.
Se anche tu in un soffocante sogno potessi seguire
Il carro nel quale noi lo gettammo
E guardare il suo bianco sguardo contorcersi sul suo volto,
la sua testa completamente abbandonata, come quella di un demone nauseato dal peccato,
se tu potessi udire ad ogni sobbalzo il sangue
risalire gorgogliando dai suoi polmoni avvelenati,
osceno come un cancro, amaro come il bolo,
di una nefanda, incurabile piaga su lingue innocenti,
amico mio, non pronunceresti con tanta entusiastica boria,
di fronte a ragazzini smaniosi di una qualche disperata gloria
l’antica menzogna, dulce et decorum est
pro patria mori.

Programmazione dal 2 al 7 maggio

Ed ecco maggio, con le sue rose, le piogge che non ci si aspetta, le acacie in fiore, i profumi, l'ultimo mese "intero" di scuola... su, resistiamo!


2 CLASSICO:
Lunedì: correzione verifiche, A2
Martedì: correzione compiti per casa, A2
Giovedì: A2
Sabato: A2
 
3 CLASSICO:
Lunedì: Lirica Arcaica: Saffo
Martedì: VERSIONE IN CLASSE (4)
Giovedì: Saffo

4 CLASSICO:
Lunedì:correzione versioni greco
Martedì:Correzione versioni latino
Giovedì: Lisia
Venerdì: Ovidio conclusioni
Sabato: Versione Greco 3

5 CLASSICO/LINGUISTICO:
Lunedì: Romanzo greco, ripasso teatro
Martedì:Ungaretti
Giovedì: Ungaretti
Venerdì: Ripasso teatro/ interrogazione
Sabato: Verifica Dante

5 SCIENTIFICO:
Lunedì: Ungaretti
Giovedì:Ungaretti
Venerdi: da decidere, verifica?