Ecco il nemico di molti, di tutti forse, la delusione, che freddamente in definizione suona come deluṡióne s. f. [dal lat. tardo delusio -onis]. – Il deludere o l’essere deluso; sentimento di amarezza di chi vede che la realtà non corrisponde alle sue speranze,ma che fuori dal dizionario brucia ben di più.
L'etimo è abbastanza semplice, si tratta della preposizione DE e del verbo latino LUDERE, che non significa solamente giocare, ma anche prendere in giro, prendersi gioco di qualcuno.
ma ancor più che le consuete etimologie, oggi mi interessa mettervi a perte di un vostro pensiero, rubato e che pubblico ovviamente anonimamente perchè possiate rifletterci un po' sopra:
"pensa sempre alla morte, sì, ma per trovare il modo di non temerla" Seneca, lettere a Lucilio - 30
RispondiEliminapotrebbe valere un discorso simile riguardo alla delusione?
Mah, è una cosa a cui ho pensato molte volte, non so se la delusione possa essere attutita in alcun modo. Penso vada più che altro affrontata da davanti. Insomma, non vorrei dare una risposta basata esclusivamente su basi terminologiche, ma è il cade di un'aspettativa, perciò a meno che non volgiamo consderare come un antidoto il pessimismo, non vedo come si possa fare. Bisognerebbe capire a questo punto, quanto chi si professa pessimista lo sia intimamente o invece utilizzi tale atteggiamento proprio in difesa della delusione.
RispondiEliminaIl problema tuttavia non è di tipo filosofico ontologico...
ok ho capito!
RispondiEliminano infatti non intendevo il pessimismo. una specie di "training" mentale giornaliero :P
Non so, non si finirebbe on l'avvelenare un po' tutte le ore del giorno? insomma la contemplazione della delusione è veramente cosa astratta! non si tratta di contemplare la morte, dato magari lontano ma evidente, ma di ipotizzare una cosa che mi sembra molto, molto più aleatoria!
RispondiEliminatroppo Seneca, TROPPO Seneca!
beh ma allora è tutta colpa sua prof!
RispondiEliminano dai, semmai è colpa di Seneca!
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