domenica 19 giugno 2011

La scimmia nuda

Mi è capitato di recente di riprendere in mano un vecchio libro di antropologia, per altro leggibilissimo e piacevolissimo, che si intitola appunto "la scimmia nuda". Vi riporto questo passo, che spiega il comportamento degli adolescento (le adolescenti in particolare) di fronte ai propri idoli.

scive Desmond Morris
"la realzione degli adolescenti verso i propri idoli, in questo caso, è importante. Come spettatori essi non si divertino ridendo spiegatamente, ma emettono urla vere e proprie; non si limitano soltanto a gridare,  ma si avvinghiano a se stessi e agli altri, si contorcono, si lamentano, si coprono il viso con le mani, si strappano i capelli. Questi sono tutti segni di una paura o di un dolore molto intensi, deliberatamente stilizzati, e la cui soglia è abbassata artificialmente.  In tal modo non si tratta più di grida di aiuto, ma di segni reciproci che ci si scambia in pubblico, i quali volgiono dire che esso è in grado di sentire una reazione così intensa verso i propri idoli sessuali che, come tutti gli stimoli di intensistà insopportabile, passa nel regno del dolore puro."

Riferimento bibliografico
Desmond Morris, La scimmia nuda
1968, Bompiani, p.126

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