mercoledì 10 ottobre 2012

Un pensiero in 3dì

Questa iniziativa, di cui forse devo farmi perdonare il nome, (ma l'assonanza tra 3D e 3 dì nel senso dei "giorni" era irresistibile) parte dalla constatazione che mediamente, sempre meno si pubblicano sui social network dei "pensieri" autentici, indugiando su scritti descrittivi, su citazioni e immagini/video.

Per rieducarci dunque ecco l'esercizio che la 4cl-ll deve svolgere obbligatoriamente, ovvero, lasciare qui sotto un PENSIERO di 3 righe.

Per tutto gli altri invece è un (caldo) invito.

Pensiamo e Scriviamo.

Grazie e a Presto

39 commenti:

  1. Quando parlo con gli amici dei miei genitori prego sempre che non mi rivolgano una domanda: "Cosa vorresti fare dopo la maturità?" ... La verità è che non lo so. Tutto ciò mi preoccupa molto... La vita, però, va vissuta giorno per giorno!

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  2. Tutti commettiamo degli errori. Errare è umano, dicono. Il problema è che non sempre puoi rimediare, che la vita è una ruota che gira e ciò che hai fatto torna indietro. Tutto torna. A volte uno sbaglio fatto in passato si ripresenta quando meno te lo aspetti e scardina ogni tuo buono proposito, ogni speranza, ogni tentativo che fai per cambiare le cose, per diventare una persona migliore. Ma, mentre sei bambino, è più facile ricomporsi, rialzarsi, perchè la mole di errori non è così alta o grave. Quando cresci è tutto più difficile, così duro a volte che vorresti mollare, abbandonare la tua battaglia. Non puoi rimediare in certe situazioni. Non hai via d'uscita. O affronti le questioni, o paghi le conseguenze senza fiatare. Magari paghi comunque un prezzo alto che ti preclude un futuro migliore, ma almeno, se decidi di lottare, non puoi avere il rimpianto di non averci provato. Il dolore... devi aspettare che se ne vada, sperare che scompaia da solo, sperare che la ferita che l'ha causato guarisca. Non ci sono soluzioni né risposte facili. Bisogna fare un respiro profondo e attendere che si nasconda da qualche parte. La maggior parte delle volte può essere sopportato, ma a volte l'immensa sofferenza ti afferra: quando meno te lo aspetti ti colpisce sotto la cintura e non ti lascia in pace. Il dolore... devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell'altro.

    Questi sono i pensieri mandatimi da Chiara T.

    A domani

    LB

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  3. Sono intervenuta in qualità di "amministratore" per rimuovere un commento di qualcuno di voi che, anonimamente per di pi§ aveva lasciato un commento sarcastico qui in questa pagina. il sarcasmo non si addice a questo luogo, soprattutto se accompagnato dalla viltà dell'anonimato.

    a presto

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  4. Mi scuso se non si trattava di sarcasmo. Vale anche qui il discorso fatto più volte in classe. Spendendo magari qualche parola di più per esprimere un concetto, si evita il rischio concreto di essere fraintesi.

    grazie delle cose scritte fin ora. Ricordo a tutta la 4CL LL l'obbligatorietà della partecipazione.

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  5. Tutto cambia nella vita, ogni cosa evolve, subisce una trasformazione. Nulla rimane come vorremmo, o come lo conosciamo. I cambiamenti fanno parte della nostra esistenza, c'è chi si oppone davanti all'evidenza, chi addirittura ne è spaventato; spesso ho sentito dire "odio i cambiamenti". Perché odiare i cambiamenti? Ogni più piccola cosa cambia, indipendentemente dalla nostra volontà, è il corso naturale delle cose;le persone cambiano, i sentimenti di conseguenza, ma è proprio questo che ci mantiene vivi e ci permette di scoprire emozioni sempre nuove.

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  6. Il destino è la predeterminazione della vita umana in virtù della quale il futuro è già deciso. E’ una credenza dalla quale ci si può sottrarre o semplicemente aderire, abbandonandosi così alla convinzione che tutto accada indipendentemente dalle finalità umane, che esista quindi una sorte rivolta a ogni essere umano. Il destino talvolta funge da capro espiatorio per giustificare eventi improvvisi e spiacevoli ed è quindi una forza inarrestabile dal quale è impossibile sottrarsi.

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  7. Vi ringrazio di quello che state scrivendo, sono tutti pensieri che vanno ben oltre ogni mia più rosea aspettativa. attendo il resto delle riflessioni, e auguro una buona serata a tutti.

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  8. La parola è un dono,è come un fiore che germoglia al sorgere della primavera,è il nostro mezzo di comunicazione più importante.Essa non è bene è non è male,dipende da come la si usa,può portare a luoghi dove la luce splende rigogliosa,oppure condurre una persona nell'angolo più buio di sè,il quale vorrebbe rimanere celato.Essa sia guida e portatrice di benessere nelle situazioni più difficili,e tenda la mano a coloro che non possono usufruirne o il cui cuore è mutato dall'oscurità.

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  9. Sembra impossibile di quanto la nostra mente possa essere continuamente invasa da mille pensieri, mille preoccupazioni, mille sogni e aspettative. E mi rendo conto di quanto il fermarsi a pensare, possa farci sentire veramente liberi, liberi dalla monotonia giornaliera, liberi dalle proprie paure. "Penso dunque sono" disse Cartesio. Verità assoluta. Solo pensando riesco ad essere veramente la persona che la realtà mi impedisce d'essere.

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  10. molto spesso quando fotografo mi soffermo ad osservare le persone, gli adulti, i ragazzi miei coetanei, ma ciò che mi colpisce sono gli occhi che amo ritrarre. ora come non mai vedo occhi spenti che non esprimono più la vivacità che si può ammirare negli occhi dei bambini. chi è preoccupato per il lavoro, chi per i problemi a scuola, chi è avvolto dall'insicurezza e la paura del presente e del futuro. Stiamo diventando sempre più grigi, come delle foto in bianco e nero. Ciò che mi chiedo ora è dove sia finita quella luminosità e quella spensieratezza che esprimono i bambini solamente con un battito di ciglia,e che conferiscono alle foto e alla vita luminosità e chiarezza.

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  11. Il valore della vita non risiede nel numero dei giorni, ma nell'uso che noi ne facciamo ..un uomo puó vivere a lungo, eppure vivere molto poco. La soddisfazione della vita non dipende dal numero degli anni ma da come l'abbiamo vissuta. Il tempo che vivi vivilo al meglio

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  12. sono molto dispiaciuta nel constatare che quest'ultimo pensiero è copiato da qui

    http://it.wikiquote.org/wiki/Michel_de_Montaigne

    non sottovalutatemi così tanto, è un errore un po' banale, e non costringetemi a cercare ogni vostro pensiero.

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  13. Oltre a questo, badate bene al fatto che non ho mai chiesto pezzi di filosofia, nè tirate introspettive . non copiate, abbiate la forza di un pensiero autentico, non ricucite pensieri altrui. un pensiero semplice, su un aspetto semplice della vita, basta giardarsi attorno, riflettere anche semplicemente sul tempo, su un articolo letto, uno spot pubblicitario o quant'altro.

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  14. Quando sono nervosa, arrabbiata, delusa, contenta, appagata, mi siedo sullo sgabello del mio pianoforte e inizio a suonare. In quel momento provo un senso di pace indescrivibile, siamo solo io e i tasti del mio pianoforte, il resto del mondo non esiste. Grazie a quelle note scritte su quel pentagramma mi torna subito il buon umore, è questa la mia valvola di sfogo.

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  15. Restare da soli a volte fa bene, ci da il tempo di riflettere su cosa vogliamo veramente e di che cosa abbiamo bisogno. Solo grazie alla solitudine emergono le più autentiche riflessioni su chi siamo e cosa vogliamo diventare. Tutti noi, con la caotica vita che ci circonda, abbiamo bisogno di stare fermi a pensare, di mettere il cervello in pausa per un istante così da lasciare spazio solamente alle nostre emozioni.

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  16. Lascio qui il pensiero di Davide Alexander.

    La musica è la vera amica dell'anima: ci sostiene nei momenti difficili della vita, ci sostiene quando ci sentiamo tristi e soli e quando abbiamo bisogno di lei non ci abbandona mai. dietro quelle sette note vive la nostra anima e vi troviamo rifugio; quando ci viene voglia di abbandonare tutto la musica è sempre pronta a farci cambiare idea e ad essere dalla nostra parte.

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  17. Quando la sera, dopo aver finito i compiti, mi siedo e comincio a suonare il basso, la mia mente viene invasa da una tempesta di pensieri. Oserei dire tanti pensieri quanti sono i pesci nell'oceano. Ma il pensiero più ridondante e quello che mi tormenta di più è il pensiero di Lei. Come mai a voluto scegliere la tristezza alla felicità? Perché sapendo che una cosa è sbagliata, farla lo stesso. Ovviamente io non posso fare niente, solamente ricordare i meravigliosi momenti passati assieme e commemorarli con le note del mio strumento oppure semplicemente, ricordarli ascoltando una canzone che molto spesso è accompagnata da una lacrima o due. Ma come mi ha sempre detto, anzi no, come Ci ha sempre detto il buon Padre Emilio, piangere non è segno di debolezza, ma di animo puro.




    Silvano Pandolfo

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  18. *Ha
    (Piccolo errore nella 5° riga)

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  19. Le liti generazionali hanno da sempre caratterizzato una delle tappe fondamentali della crescita dei giovani. La mancanza di quella spontanea e naturale fiducia, che era riposta nei genitori in età infantile, fa largo a una messa in discussione delle loro scelte. Ripensando alle mie di "liti" mi viene da sorridere, sorridere della mia genuina ingenuità e di quanto io debba ancora apprendere della vita che mi aspetta oltre le mura domestiche.

    Scomazzon Francesco

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  20. Ricordo una poesia inglese studiata lo scorso anno 'Leisure' scritta da William Henry Davies, che mi ha fatto riflettere molto. Questa poesia afferma che nella nostra vita caratterizzata dal caos, dalla frenesia, dalla fretta non c'è tempo di fermarsi ad osservare la natura, anche le piccole cose, per esempio (come scritto nella poesia) dove gli scoiattoli nascondono le loro noccioline nell'erba. Sembrano cose banali, in realtà dimostrano che ci preoccupiamo troppo per tutto e non dedichiamo mai del tempo a ciò che ci sta attorno.
    Davies conclude dicendo che è una vita povera, anche se piena di attenzioni non abbiamo il tempo di fermarci e osservare.

    Giorgia D.

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  21. Il dolore ha sempre una cura, che sia una medicina o qualcosa che funga da medicina, in tutti i casi un rimedio c'è sempre e certe volte bisogna accettare che il rimedio non è facile da trovare e dunque bisogna impagnarsi in tal modo da costruirselo!
    Lia Fior

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  22. Sei qui, ma non ti vedo. Ti vedo, ma sei assente. Dovrei lasciarti andare? Non è facile, siamo abituati a questo gioco, dove tu corri e io ti seguo. Ma quando deciderò io di lasciare il gioco, tu cosa farai?


    E' così difficile prendere una penna e scrivere un pensiero, un pensiero su chi? Su cosa? Il pensiero è come una rivelazione della parte più intima, tua. Mettersi a nudo e farsi conoscere e farsi accettare così come si è. Ma quanti pensieri sono sinceri?

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  23. Penso che lo studio sia preso sottogamba da molti giovani; per crearsi un futuro nella società odierna i ragazzi devono prepararsi molto bene. Credo che noi giovani dobbiamo ancora capire del tutto l'importanza che ha il sapere. La vita è fatta anche di fatica, il divertimento deve venire dopo.

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  24. In questi giorni mi sono scervellato per pensare a qualcosa da scrivere in questo spazio. Non sono giunto ad una conlusione probabilmente per timore di scrivere qualcosa di banale o scontato o di rievocare il solito luogo comune. La ricerca è tutt'ora infruttuosa, ma viene spontaneo chiedersi il perchè di tutta questa difficoltà.

    F.M.

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  25. A volte si vorrebbe vivere vite diverse,sentirsi parte del mondo,essere felici e sapere cosa si fa, ma noi uomini,per quanto ci sforziamo, non riusciamo ad arrivare a una conclusione.I cambiamenti ci tramortiscono sempre e le nostre speranze mai realizzate si dissolvono col tempo.Dovremmo prendere il coraggio per riuscire a muovere la nostra vita in qualsiasi modo e luogo vogliamo e quando sapremo com'è,conosceremo il mondo.

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  26. Sono in prossimità di andare a letto, di raggomitolarmi sotto le coperte e di raggiungere finalmente quel momento che sto aspettando dalle 6.30 della mattina. Come mi stendo, chiudo gli occhi e mi convinco falsamente di poter dormire, una lampadina si accende nel mio cervello. Improvvisamente la stanchezza non c'è più e il mio cervello è tormentato da mille pensiri, domande e preoccupazioni. Per quanto io lo implori di spegnersi, sembra che lui non possa sentirmi, o meglio, non voglia. Poi, piano piano (molto piano), mentre i miei occhi sbarrati fissano il vuoto che è il soffitto della mia camera da letto anche il mio cervello si riempie di questo vuoto, e finalmente posso essere accolta da un profondo sonno che mi condurrà al mondo più bello che ci sia. Al mondo dei sogni, dove tutto è possibile.

    Lia Fior

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  27. Noto con immenso piacere che qualcuno ha deciso di continuare ad aggiornarci sui propri pensieri. Che bella cosa. State scrivendo e pensando cose veramente interessanti, e se continueremo lo saranno via via di più!

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  28. L'alienazione,la depressione e la paranoia sono gli elementi che caratterizzano l' individuo nella società, è un mio pensiero ricorrente, il fatto che il pensiero umano sia condizionato dal sistema che è la società stessa, in cui l' individuo non è libero di pensare con la propria mente, non può emergere con la sua vera natura,non può esprimere i propri sentimenti ed emozioni,deve bensì reprimerli.È un sistema basato sul business,sul denaro e sull'apparenza, è un sistema al quale non si può fuggire, perché è quello in cui nasciamo, cresciamo e moriamo.E per così dire l' uomo diventa una sorta di animale meccanico, perdendo cosi quel briciolo di sentimento che rendeva l' uomo stesso degno di essere definito tale.

    Davide V.

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  29. Ultimamente un pensiero si è ripresentato costantemente e tuttora mi assilla più che mai : che cosa posso fare del mio futuro? Quale strada intraprendere terminata la maturità? Tutti mi ripetono che c’è ancora tempo, che non devo preoccuparmi , ma io ritengo che se ognuno avesse già in mente un obiettivo che vuole raggiungere , darebbe "anima e corpo" per raggiungerlo , anzi sarebbe di incitamento quando le forze e soprattutto la volontà sono carenti. Tuttavia , poiché non ho un obiettivo, presumo che questo stesso pensiero mi tormenterà ancora per molto tempo .

    Alessandro Tonietto

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  30. Alzarsi la mattina e guardarsi allo specchio senza aver paura che la tua coscienza ti faccia arrossire vuol dire che il giorno prima le tue azioni sono state buone. Bisogna continuare per questa strada avere il coraggio di guardarsi allo specchio ogni mattina senza timore di cambiare colore della pelle

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  31. Sei lì, tra i tuoi pensieri aggrovigliati, da dove nemmeno tu sai trarne conclusioni. Imperterrito, riemergi nelle mie giornate; poi te ne vai, torni... Entrambi non ci capiamo più: io con le mie mille domande, tu con il tuo groviglio. La soluzione che traggo è che tutto ciò ci fa morire dentro, è un rapporto che distrugge, però ci piace perché ci tiene legati.
    Mi dicono che tutto passa, basta avere pazienza: ma io credo che questa situazione non passi senza che lasci dei segni.
    G.B.

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  32. Tour de force indescrivibile. Stremata dallo studio mi convinco che tutto domani andrà bene. Che le mie ore passate sui libri possano portare frutto, se maturo ancora meglio. Smentiamo il pensiero di Sant'Agostino (giusto per restare in tema) e concediamoci un meritato riposo (dopo, ovviamente, un ulteriore ripasso). "E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi."

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  33. Mi si bloccano le parole.... comincio a dire qualcosa ma poi non riesco a finirlo, perchè mi sembra inappropriato, perchè deve essere per gli altri... deve essere per gli altri... è troppo tempo che non scrivo più per me... è veramente troppo che non prendo la penna in mano per parlare di me, anche fosse solo in modo banale e infantile...
    sapevo di non essere in grado di parlare... di non riuscire mai a dire a voce la verità a qualcuno, ma non ero preparata a scoprire che non riesco a farlo nemmeno più per iscritto... sono un blocco di ghiaccio... non mi sciolgo oppure cadono solo alcune goccioline superficiali, ma... ma io non riesco più a sapere cosa c'è veramente dentro di me...

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  34. Esistono vie di mezzo? Esiste un compromesso? Esiste il grigio? O è forse tutto bianco o tutto nero? E’ possibile stare al centro o è necessario per forza prendere una decisione tra gli opposti? Si dice che l’indecisione caratterizzi chi non vuole commettere errori, colui non vuole prendere parte a qualcosa per paura delle conseguenze che possono derivare errando. Come dice Shakespeare “Non perdiamo tempo, gli indugi finiscono male” e allora a quanto pare talvolta non prendere una decisone è la peggior scelta che si possa fare.

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  35. Questo pensiero mi piace veramente molto. Lo stile è più coeso rispetto al primo, l'idea è ben scolpita e la accresciuta brevità dà maggior incisività al pensiero. Stiamo lavorando bene, brava Ilaria!

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  36. Arriverà quel giorno in cui, tutto ciò che stiamo vivendo, diventerà un ricordo. E rideremo, piangeremo: mille emozioni intrise in un secondo che toglie il fiato, che ci riporta al passato, che manca tanto. Ma il futuro riserva sempre qualcosa di più grande per noi: è per questo che dobbiamo andare avanti, senza voltarci...correre verso quel paradiso con un sorriso sulle labbra e a braccia aperte. Perché finalmente staremo meglio (non solo bene), noi con i nostri ricordi.
    G.B.

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  37. Il più delle volte si guarda al lato negativo delle cose, mentre si tralascia quasi interamente quello positivo.
    E' tendenza dell'uomo focalizzarsi sul negativo.
    Annotiamo le assenze, ricordiamo le mancanze, parliamo e ci soffermiamo -magari inconsciamente- sul malriuscito, preferendolo a quei beni che ogni giorno la vita ci offre e che noi ci ostiniamo a non cogliere.
    Sebbene sia ciò che cerchiamo, ci risulta difficile apprezzare fino in fondo la positività degli eventi.. sarebbe forse troppo semplice.
    Attratti dall'avverso, poniamo limiti alla nostra felicità.
    Ci rendiamo dunque involontariamente fautori del nostro vivere infelice, della nostra perpetua insoddisfazione?

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  38. Le rose sono rosse
    Le viole sono blu
    Il blog esiste ancora
    Perchè non scrivi più?

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