domenica 19 settembre 2010

"Arione e il Delfino" p.119 " (2cl) e la bocca dell'Ade


Pubblico la traduzione nel caso probabile, non ci sia tempo per guardarla assieme.

Periandro era tiranno a Corinto, dove viveva Arione di Metimna, famoso citaredo e inventore del ditirambo*. I Corinzi sostenevano che Arione un tempo di fosse recato in Italia e in Sicilia e avessa guadagnato enormi somme di denaro, poi però che avesse voluto ritornare a Corinto. Durante il viaggio (in mare) i marinai tramano di gettare a mare Arione e di tenere per sè le ricchezze del citaredo. Arione allora li scongiura di tenere (pure) le ricchezze, ma di salvargli la vita. Ma non convinse i marinai i quali ordinavano ad Arione di gettarsi tra i flutti. Arione prima intona un inno, quindi si getta in mare.Un delfino però trae in salvo il poeta e lo porta a Tenaro**. Periandro non prestava fede al poeta quando raccontava l'incredibile fatto del delfino, finchè non giunsero i marinai e dissero (lett. dicevano) al tiranno che Arione era ancora in Italia.

*Il ditirambo (διθύραμβος) era nell'antichità un inno dedicato a Dioniso, cantato e danzato da un coro di persone.

** Tenaro: meglio conosciuto come Capo Tenaro (di cui la splendida foto!). Nell'antichità si riteneza che in una profonda grotta di questo suggestivo promintorio ci fosse niente meno che una delle bocche dell'Inferno (Ade). Ma ce n'erano anche delle altre...

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