domenica 26 settembre 2010

Pensiero della domenica

Meditazione sulla natura umana di Gregorio di Nazianzo
(trad. Q. Cataudella, Carmi 1.2.14 vv.1-24)

Ieri, tormentato dai miei affanni, in disparte da tutti, sedevo in un bosco ombroso, rodendomi il cuore. E infatti io amo questo rimedio nei miei dolori, conversare io stesso col mio cuore in silenzio. Le aure sussurravano insieme con gli uccelli, largendo dai rami un bel sopore a questo mio cuore tormentato. (...) Ma io ero oppresso fortemente dal dolore, come prima: di quelle cose non mi curavo - perchè l'animo quando è premuto dai dolori, non vuole partecipare a gioie - "Chi fui? Chi sono veramente? Chi saro?" Non lo so chiaramente. Nè lo sa chi è più sapiente di me. Ma avvolto da una nube vado errando qua e là, nulla conseguendo, neppure in sogno, di quello che desidero, poichè tutti quelli sui quali incombe la fosca nube non si elevano dalla terra e sono erranti.

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