giovedì 13 gennaio 2011

Aracne

Figlia di Idmone di Colofone in Lidia, famoso tintore di porpora. Abilissima nell'arte della tessitura, si vantava di essere più brava di Atena, filatrice ufficiale dell'Olimpo, e per questo la sfidò in una gara. Aracne era una comune fanciulla mortale che si era fatta un gran nome per il talento che dimostrava nel lavorare la lana, un'arte che doveva aver appreso direttamente da Atena. Ma Aracne sosteneva di no, che anzi era lei a poter insegnare qualcosa alla dea. Così Atena apparve accanto al suo telaio nelle fattezze di una vecchia e, sorridendo, le consigliò maggiore prudenza, se non voleva adirare la dea  La fanciulla rispose con parole cattive e sfidò Atena, dovunque fosse, a gareggiare con lei nell'ordito e nel ricamo. Atena rappresentò sulla tappezzeria gli Olimpi in tutta la loro gloria, poi, per ammonire la fanciulla, aggiunse ai quattro angoli della tela altrettanti esempi di superbia umana punita. Aracne, lavorando di lena, disegnò sul suo lavoro gli amori degli dei, quelle unioni che non facevano loro onore: Europa ingannata da Zeus in falsa forma di toro, Leda sdraiata sotto le ali del cigno (Zeus), Poseidone che copre la sorella Demetra in sembianza di stallone. Il lavoro era talmente perfetto che Atena, per la collera, lo fece a pezzi e colpì la rivale con la spola. Umiliata e disperata Aracne si impiccò, (…vedendola pendere n'ebbe pietà Pallade e la sorresse dicendo: «Vivi, vivi, ma appesa come sei, sfrontata, e perché tu non abbia miglior futuro, la stessa pena sarà comminata alla tua stirpe e a tutti i tuoi discendenti». Poi, prima d'andarsene, l'asperge col succo d'erbe infernali, e al contatto di quel malefico filtro in un lampo le cadono i capelli e con questi il naso e le orecchie; la testa si fa minuta e così tutto il corpo s'impicciolisce; zampe sottili in luogo delle gambe spuntano dai fianchi; il resto è ventre: ma da questo Aracne emette un filo e ora, come ragno, torna a tessere la sua tela. Ovidio, Metamorfosi VI)

Aracne è inserita anche nella Divina Commedia, come esempio di superbia giustamente punita, qui la vedete drammaticamente raffigurata, sotto lo sguardo di Dante e Virgilio

1 commento:

  1. Alla fine aveva ragione Anna che diceva che era stata Aracne a vincere la sfida!

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