martedì 13 aprile 2010

Provocazione

Da un titolo del Corriere di oggi:

"Meno legalità e più moralismo ci portano verso il terrorismo"

riflettete e se volete esponete le vostre idee, sarebbe bello se le vere discossioni nascessero su queste questioni!

é così?

17 commenti:

  1. sembrerebbe di si detta così, ma in che senso meno legalità?
    Andrea F.

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  2. è l'articolo di testa della Cultura.

    sottotitolato più o meno con qualcosa che significa "crisi del reato e ritorno al peccato", non so se ricordo le parole esatte...

    comunque mi sembra che la questione sia interessante e viene da domandarsi non solo (domanda trita) quele sia il confine tra scienza a coscienza, ma anche fin dove la politica interagisca con la morale, dove la morale divenga religione e dova la religione sconfini nella politica.

    non so se riesco a porre la questione...

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  3. (Mi sono ritirato dalla discussione perchè sinceramente non mi sento molto all'altezza e ho paura che direi sciocchezze)
    Andrea F.

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  4. Ma, vedete, siceramente non volevo che questo accadesse. Questo è una sorta di porto franco che io utilizzo proprio per tentare di farvi parlare di cose di cui non ho tempo di parlare in classe.
    Ed ecco il motivo per cui ho detto che se volete potete intervenire in modo anonimo.
    Ma sono realmente problemi e discussione con cui è ORA che entriate in contatto. Ci sonbo tanti argomenti su cui bisogna riflettere e su cui bisogna confrontarsi con gli altri.
    Non solo per imparare a scrivere, cosa che è effettivamente possibile su una piattaforma come questa, ma perchè dal confronto si crea l'idea e creare idee e posizioni personali è ciò che deve condurvi verso una maturazione come uomini e come cittadini.
    io funziono solo come moderatore, per evitare che i toni trascendano.
    Non si può essere o non essere all'altezza. altrimenti quante persone non dovrebbero votare solo per il fatto di non sentirsi all'altezza o per non avere una sufficiente cultura?

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  5. Ho provato a leggere l'articolo ma è decisamente troppo filosofeggiante

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  6. Lo so, infatti non avevo detto di legere l'articolo, anche se apprezzo il gesto.
    ma la proposizione del problema è semplice, provo a spiegarla in termini banali: il terrorismo, soprattutto quello di stampo religioso, valuta il comportamento di un uomo più sulla scala della moralità che su quella della legalità.
    se questo è evidente in ambito, ad esempio islamico, non lo è in occidente.
    dunque come stanno le cose da noi?
    non so se adesso è più chiaro, è un argomento molto vasto...
    ma dell'articolo non ti è passato proprio niente?

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  7. "il terrorismo, soprattutto quello di stampo religioso, valuta il comportamento di un uomo più sulla scala della moralità che su quella della legalità", messa cosi è molto meglio! Penso che questo tipo di comportamento sia meno evidente nella cultura occidentale ma che comunque ci sia. Altra differenza: in occidente il terrorismo è fatto di parole e comportamenti che non creano danno fisico ma più che altro psicologico (ad esempio isolare un soggetto che si è comportamento in modo moralmente sbagliato).
    Andrea F.

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  8. Sicuramente: in occidente c'è una dimensione molto legata ancora all'antica dimensione dell'anatema. daltra parte da ondo cattolico, di fondo rifuggiamo dalla violenza, permettendoci però sempre di più la violenza verbale. Ma sempre di più, come dice l'articolo, la valutazione morale prevale e talvolta purtroppo oscura la valutazione legale, e sempre di più si tende alla generalizzazione.
    spero il riassunto non sia compito eccessivamente gravoso, ma infondo è un'ispirazione che mi è venuta dal post di Francesco, quindi non è propriamente colpa mia...no?

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  9. Per fortuna (di Frank) il blog non è frequentatissimo!
    Andrea F.

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  10. Hai ragione.
    Adesso mando una mail colletiva invitando tutti, perentoriamente a partecipare.!

    ;-)

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  11. Prima di tutto, Ringrazio anticipatamente Morassutti, poi penso che qui, soprattutto in Italia la morale che affiancherei alla coscienza, pur non essendo la stessa cosa, le persone spesso sanno cosa fanno, ma spesso non vedono il danno che tali azioni possono avere anche sulla società, siamo vittime di un sistema che ormai ha fatto passare cose di una certa importanza come dettagli insignificanti, dando magari più importanza al gossip, o all'arresto di un vip per coca, ci siamo persi dei valori per strada, e non ci preoccupiamo quasi più delle cose veramente importanti

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  12. A parte l'enorme anacoluto del tuo testo, io sarei per un "sono vittime" oppure per un "siete vittime". per me,cerco ogni giorno di abolire la religione della superficilità delle cose,per guardare al'essenza.
    mi sembra che il vero pericolo sia il fondamentalismo latente, ammantato di moralismo, che alberga nella nostra società, subdolo, invisibile, che per la maggior parte delle volte non viene avvertito, eppure presente.

    la paura e il moraliso ipocrita vanno a braccetto: paura degli stranieri,del diverso e di tutte le cose che fanno sì che si creino "gruppi" escludenti.

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  13. ma queste paure ci sono state trasmesse quasi con dei messaggi subliminali e ci pare normale non amare determinate cose o non avere tolleranza verso altre persone, ormai solo noi e queste nuove generazioni possiamo fare qualcosa per cambiare il nostro futuro in meglio abbattendo queste sorte di pregiudizi

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  14. no, non sono d'accordo. il messaggio subliminale funzione solo nelle menti fragili di chi si adegua a videre posando il prorpio pensiero sulla coscienza altrui.

    ma chi vuole sapere, informarsi, capire leggere e studiare, chi in una parola vuole essere libero nel senso più altro del termine, chi con la fatica dei libri e della scuola fa di se stesso una persona autonoma, non subisce alcun messaggio subliminale.
    e il non aver tolleranza può sembrare normale a nessuno.

    sei pericolosamente ondivago tra il "noi" e il "voi"....incertezza pronominale o lapsus freudiano?

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  15. tutti e due messi insieme? XD
    comunque secondo me la maggior parte delle persone si accontenta di trovare le informazioni servite e non si preoccupa di informarsi

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  16. Atteggiamento per altro pericolosissimo direi.... se poi la fonte è inattendibile e non si procede ad un'accurata comparazione...
    mi sembra che sia mediamente il vostro atteggiamento nei confronti di Internet. Mi limito ad questo per non dire Vita.

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