giovedì 25 novembre 2010

SPLEEN di C. Baudelaire

Quando, come un coperchio, il cielo pesa greve
      Sull'anima gemente in preda a lunghi affanni,
      E in un unico cerchio stringendo l'orizzonte
      Riversa un giorno nero più triste dell notti;

5    Quando la terra cambia in un'umida cella,
      Entro cui la Speranza va, come un pipistrello,
      Sbattendo la sua timida ala contro i muri
      E picchiando la testa sul fradicio soffitto;

      Quando la pioggia stende le sue immense strisce
10  Imitando le sbarre di una vasta prigione,
      E, muto e ripugnante, un popolo di ragni
      Tende le proprie reti dentro i nostri cervelli;

      Delle campane a un tratto esplodono con furia
      Lanciando verso il cielo un urlo spaventoso,
15  Che fa pensare a spiriti erranti e senza patria
      Che si mettano a gemere in maniera ostinata.

      - E lunghi funerali, senza tamburi o musica,
      Sfilano lentamente nel cuore; la Speranza,
      Vinta, piange, e l'Angoscia, dispotica ed atroce,
      Infilza sul mio cranio la sua bandiera nera.

      [da I fiori del male]
      [Traduzione di Giuseppe Cirigliano]

9 commenti:

  1. grazie grazie: meravigliosa!!

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  2. Nulla; in realtà l'avevo messa qui per la 5sct, che non ce l'ha sul libro di letteratura. Comunque nella riforma dei nuovi programmi, Baudelaire dovrebbe essere oggetto di studio per quanto riguarda la letteratura italiana. Voi però non siete compresi nella riforma. Ciò non toglie che di frequente gli insegnanti, soprattutto se ci sono tempi adatti, affrontino almeno quest'opera specifica.

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  3. Questo vuol dire che faremo Baudelaire in classe?!?!?!??!?!? I miei occhi si sono già illuminati............

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  4. ah ah...feeerma.
    ho scritto: "se ci sono tempi adatti"

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  5. E questi "tempi adatti" potrebbero derivare dal non essere indietro con il programma?!?!? =(

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  6. Ecco quella che si definisce arguzia.
    ouk ikanos chronos estì! opopoi otototoi!

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  7. E arguzia sarebbe anche fingere di aver capito quello che ha appena scritto in greco!!!
    E la prima dopo cinque anni di classico è anche comprensibile.........ma le ultime due incomprensibili parole spaventano!!! ahhhhhhhh

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  8. Ah guarda, le ultime due parole sono imprecazioni di dolore tipiche dei cori greci. se vuoi controllare le trovi nei cori dei Persiani di Eschilo.

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  9. tantissimi opopoi otototoi! perchè saltiamo sempre le cose più interessanti "perchè non siamo compresi nella riforma"? uff

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